domenica 5 marzo 2017

Sestina

Desiderarti se con tutto il corpo,
dalla pianta dei piedi fino agli occhi,
il fuoco che mi brucia nelle vene,
i nervi che si sciolgono, e nelle ossa
il brivido che spezza il mio cervello,
fino a schiantarmi stecchito per terra,

è segno di un amore che la terra
a corrodermi spalma sul mio corpo,
e nella testa strazia il mio cervello,
perché il furore schizzi via dagli occhi,
e spezzarsi mi senta tutte le ossa,
prosciugate dal sangue le mie vene,

ecco che qui per te strappo le vene,
e tappo la mia bocca con la terra,
sciolgo dentro la carne le mie ossa,
perché sfinito si consumi il corpo,
e più toccarlo non possano gli occhi
se non con gli arti aguzzi del cervello;

tutto per te si secca il mio cervello,
ed avido mi succhia nelle vene
il sangue che vorrei dentro i tuoi occhi
sbiancarsi come il mio vederlo in terra,
perché versato anche da te, dal corpo,
il seme che ti preme esca dalle ossa;

tutto allora vedrai dalle mie ossa
quel sangue che mi stagna nel cervello
schizzarmi fuori dall’esausto corpo,
consumate dal fuoco le mie vene,
disfatto ogni pensiero dalla terra,
folgorato com’è se guardo gli occhi

che guardando consumano i miei occhi,
e non vedo nemmeno le mie ossa
toccare come devono la terra,
bruciate dal furore del cervello
che smania e si dispera nelle vene
dove si accende il fuoco del mio corpo.

Se fosse questo corpo nei tuoi occhi,
e le mie vene dentro le tue ossa,
t’avrebbe il mio cervello spento a terra.

Fiano Romano, 4-5 marzo 2017

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