Fiano Romano, 28 novembre 2016
Baudelaire
Chiedevi al tuo dolore di restare
calmo, di avvicinarsi più tranquillo.
Ma quel coperchio di un cielo
distante,
di un dio inesistente, come vedi,
è ancora là che incombe, l’orologio
misura sempre con costante passo
l’unico, indeviabile cammino
la cui meta per tutti è sempre quella.
La foresta di simboli non salva
chi ci si perde, e per nessuno canta
la musica del verso. Ma va bene
così, restami accanto: non versata,
la lacrima che piangerebbe il mondo,
commisera sé stessa. Ma in quel punto,
quando tutto è silenzio, le parole
non raccontano niente. Ma va bene
così. Proprio quel niente, le parole,
è la corrispondenza che cerchiamo.
Fiano Romano, 26 novembre 2916
.
Nessun commento:
Posta un commento